Il futuro di un’educazione collettiva secondo Unesco
Tempo di lettura: 2 minutiUna nuova idea di formazione futura, un nuovo modo di partecipare alla vita collettiva, con l’obiettivo di dare a ognuno gli strumenti per poter incidere e cambiare ciò che nella situazione attuale suscita preoccupazione.
Ecco che cosa si evince dal recente Rapporto UNESCO Re-immaginare i nostri futuri, attraverso domande e riflessioni sull’educazione e sul suo futuro sviluppo.
Quale ruolo dovrebbe svolgere l’educazione per rendere tutti sempre più capaci di partecipazione e condivisione?
Conoscenza e apprendimento sono la base essenziale per dare vita a processi di rinnovamento e di trasformazione sociali, culturali. I dati però ci mostrano che a livello globale permangono evidenti disuguaglianze sociali e questo indica che l’obiettivo di realizzare un futuro più giusto e sostenibile è difficile da concretizzare.
Come si possono costruire fondamenta solide per re-inventare il futuro?
Il rapporto Unesco ci dà un’affermazione forte e fondamentale:
per plasmare futuri di pace, giusti e sostenibili, occorre trasformare l’educazione stessa.
Per favorire questo rinnovamento ci sono dei principi fondamentali:
- GARANTIRE IL DIRITTO A UN’EDUCAZIONE DI QUALITÀ per tutto l’arco della vita. Questo si traduce anche in diritto all’informazione, accesso alla scienza, alla cultura e partecipazione.
- RAFFORZARE L’EDUCAZIONE COME SFORZO PUBBLICO E BENE COMUNE. Qui diventa necessario un nuovo contratto sociale per l’educazione, che oltre a nuovi finanziamenti pubblici, richiede una nuova coscienza sociale: l’educazione è di tutti, è un bene di tutta la comunità e bisogna lavorare insieme per renderla effettiva.
L’educazione, non solo nell’infanzia, ha un ruolo fondamentale nella trasformazione delle società umane perché ci apre al mondo intorno a noi, crea dialogo e capacità di azione.
Una nuova formazione per creare nuove opportunità
Bisogna sanare le disuguaglianze educative per creare nuove opportunità di futuro e sviluppo sociale e pertanto:
- arricchire l’istruzione di cooperazione, collaborazione e solidarietà stimolando empatia e partecipazione, con lo scopo di contrastare gli egoismi, la violenza e le disuguaglianze sociali
- arricchire l’apprendimento ecologico, interculturale e interdisciplinare
- dare maggior rilievo alla professionalizzazione della figura del docente
- far sì che la scuola diventi un ambiente protetto
- favorire diritto alla cultura e all’informazione per tutti, per tutte le età, ampliando l’offerta di spazi culturali e sociali
Da cosa parte il cambiamento?
Il rapporto UNESCO sottolinea quattro strade da intraprendere per concretizzare un futuro capace di costruire una nuova società e superare le barriere dell’esclusione:
- RICERCA E INNOVAZIONE a livello mondiale per un programma di istruzione e formazione che duri tutta la vita
- SOLIDARIETÀ GLOBALE E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE a sostegno dell’istruzione, dell’educazione come bene comune
- UNIVERSITÀ E ISTITUTI SUPERIORI A SOSTEGNO DELLA RICERCA per lo sviluppo sociale
- TUTTI DEVONO POTER PARTECIPARE per costruire un nuovo futuro dell’educazione globale
Il Rapporto UNESCO sollecita e incita ad azioni concrete molto impegnative e coinvolgenti, a livello collettivo e individuale.
Sicuramente serve una visione comune degli scopi che l’educazione e l’istruzione devono avere, la cui sintesi può essere riassunta nelle parole dell’Articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani:
L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.